mercoledì, luglio 22, 2015

Intervista a Markelian Kapedani, da Rocco Lombardi, per la rivista musicale P n' P


Da Plug n' Play, Rivista musicale della Svizzera Italiana.
Intervista a Markelian Kapedani










sabato, giugno 27, 2009

Omaggio all’illustre compositore Gjon-(John) Mark Kapidani (1933 – 2009)


L’Uomo nasce, diventa adulto, vive, e un giorno si allontana dalla vita lasciando dietro di sé il suo nome, la sua morale e l’opera della sua vita.

Pochi giorni prima del suo compleanno è mancato al cuore della famiglia, degli amici della comunità dei musicisti albanesi, lo stimato compositore Gjon Mark Kapidani.


Gjon Kapidani fa parte del gruppo dei compositori shkodrani che hanno gettato le basi della tradizione albanese, donando al popolo decine di opere musicali senza le quali la musica nazionale albanese risulterebbe povera. Egli è successore dell’opera di compositori come: P.Kurti, L.Kurti, Padre Martin Gjoka, Prenkë Jakova, Çesk Zadeja, Tish Daija, Simon Gjoni, Tonin Harapi, Gjon Simoni etc.

Questi nomi di shkodrani li troviamo scritti sopra molti spartiti di opere, balletti, opere sinfoniche, strumentali, vocali etc.,e tra loro il nome di Gjon Kapidani occupa un posto di rilievo.

Il compositore Gjon Kapidani nasce nella città di Shkoder il 25 Giugno del 1933 nella famiglia del noto intellettuale del tempo Mark Kapidani. La famiglia Kapidani, parte importante del grande casato Mirdizio dei “Gjomarkaj” si spostò dal luogo di origine e si stabilì a Shkoder integrandosi totalmente con la tradizione cittadina shkodrana diventando così una delle famiglie rappresentative della città. Gjon, sin da piccolo, crebbe con una splendida educazione e con l’amore per la musica della sua città.

Sin da bambino riveste il ruolo di solista nel coro della chiesa Francescana della città diretta da Padre Filip Mazrrekaj e dal compositore Prenkë Jakova. In questo periodo egli inizia ad apprendere gli elementi fondamentali della musica (1942 – 1946).

Accanto alla ricca tradizione musicale della città, un ruolo importante nella sua formazione musicale lo svolsero i compositori Prenkë Jakova, Çesk Zadeja e Tonin Harapi. Acquistando sempre di più abilità tecniche come pianista egli partecipa attivamente alla vita artistica della città ma allo stesso tempo in Gjon si manifestano notevoli capacità creative, cosicché accanto all’attività di pianista offre la sua preziosa collaborazione come compositore e arrangiatore (1946 – 1960). Con l’apertura del Liceo Musicale, nel gennaio dell’anno 1961, egli è tra i primi docenti e il suo insegnamento costituisce un prezioso contributo alla preparazione dei futuri musicisti.

Al quel periodo appartengono numerose sue creazioni musicali che già rivelano un personale carattere che si concretizzerà, in tutta la originalità, nelle sue composizioni future.

Con l’apertura del “Conservatorio” (oggi Accademia Delle Belle Arti) a Tiranë nel (1962), egli prosegue gli studi musicale superiori sotto la guida del prof. Çesk Zadeja “Artist i popullit”, studi che termina nel 1969 con ottimi risultati. Dopo gli studi superiori, fino all’anno 1975, dirige l’orchestra sinfonica e il coro della filarmonica della città di Shkoder. In questa veste egli, essendo uno specialista, un intellettuale con una vasta formazione culturale, riesce , attraverso il suo lavoro, a rappresentare la sua città natale in tutte le attività locali e nazionali del tempo .arricchendone così la tradizione musicale. Dall’anno 1976 fino al 1988 riprende l’attività pedagogica al Liceo Musicale “Prenkë Jakova” di Shkoder.

Nell’anno 1991, con la caduta della dittatura comunista in Albania, Gjon Kapidani inizia a lavorare intensamente per far rivivere la musica ecclesiastica creando e dirigendo il coro della Cattedrale di Shkoder svolgendo così un ruolo di spicco nella ripresa della vita spirituale di quella parte della popolazione cattolica shkodrana alla quale la fede era stata proibita, dal regime comunista, per 45 anni consecutivi . I legami che Gjon aveva con la Chiesa nascono dagli insegnamenti dell’ educazione religiosa ricevuta sin da bambino, determinanti per la sua formazione.

A prescindere dai vincoli con i quali egli fu costretto a vivere la maggior parte della sua vita, la sua educazione religiosa, nel suo conscio, rimase intatta, pura e intensa: solo con l’avvento della Democrazia, tuttavia, Gjon può esprimere liberamente e con vigore i suoi pensieri spirituali. Così, il lavoro iniziato nel 1991 con il coro della chiesa cattedrale, lo corona con la Messa Solenne celebrata da sua santità, Giovanni Paolo Secondo, durante la sua visita del 25 aprile 1993 nella città di Shkoder. Nello stesso anno, Kapidani inizia il lavoro come professore presso il Ginnasio Arcidiocesano “Padre Pieter Meshkalla” dei Padri Gesuiti, compito che ricopre fino al 1997. Dall’anno 1998 fino alla sua scomparsa avvenuta il 31 Maggio 2009, è parte importante del Corpo Docente pedagogico della facoltà dell’Accademia Delle Belle Arti a Tiranë, dove svolge lezioni di orchestrazione, armonia e composizione.


La formazione culturale e intellettuale del compositore Gjon Kapidani si distingue per sua ricchezza e per la sua natura profonda. Conoscitore della cultura occidentale, della musica tradizionale e contemporanea, ispirato da una vigorosa passione nei confronti della “patria e della fede”, accanto alla famiglia e al suo onorato nome, ha lasciato in eredità una vasta e ricca opera musicale, che si integra perfettamente con gli sviluppi del tempo in cui visse. La quantità delle sue opere è vasta e variegata

. Egli ha composto in una miriade di forme e di stili musicali, riuscendo a creare il suo profilo qualitativo nel panorama della musica nazionale albanese. Ispirato dalle opere musicali dei suoi predecessori in particolare quelle dei compositori Prenkë Jakova e Çesk Zadeja, nelle sue creazioni spiccano qua e là intonazioni tradizionali del folclore albanese, una sintassi musicale contemporanea racchiusa da tematiche legate alla storia dell’Albania. Le opere sinfoniche e orchestrali del compositore Gjon Kapidani si distinguono per una ottima qualità “Il Poema Sinfonico”, “Sinfonia Nr.1”, “Fantasia” per orchestra sinfonica con temi dall’Opera Mrika, “Danza Sinfonica”, “Suite Sinfonica”, (con temi dal rituale del matrimonio Shkodrano), “Quartetto per archi”, “Cantata” in tre tempi, Diverse romanze vocali, miniature strumentali, Variazioni per piano, canzoni, elaborazioni ed armonizzazioni di canti popolari, Arrangiamenti e orchestrazioni ed anche un’Opera. Nelle partiture di queste opere, si evidenzia un chiaro linguaggio musicale, una musica ricca di sfumature legata ad una rigorosa logica della struttura.

Una delle caratteristiche evidenti nei manoscritti di Gjon Kapidani è l’uso di una grafia musicale chiara ed esteticamente perfetta.


Al di là di quanto abbiamo scritto sopra riguardo la sua formazione ed i suoi indiscussi valori creativi, non dobbiamo dimenticarci della sua nobiltà che traspariva agli occhi di tutti, colleghi, studenti, comunità degli artisti e società.

Il Compositore Gjon Kapidani ha lasciato famiglia , gli amici e i colleghi ma il suo ricordo rsterà sempre vivo attraverso la sua musica.


Egli rimarrà nella nostra memoria come il miglior modello del famigliare, del cittadino, del compositore e del devoto professore del quale saremo sempre orgogliosi.



dal quotidiano indipendente albanese "55" - Nr. 158 (7875) - Giovedì 25 / 06 / 2009



Da Prof.As. Roland Cene

“Artist i merituar”,

direttore e musicologo


--------------------------------------


In Ricordo del Compositore Gjon Kapidani


Capita a molti, tornando con la mente alla vita studentesca, di ricordare la figura del Professore che, con la cartella sotto braccio, appare davanti all’auditorio o riceve seduto alla sua cattedra di lavoro piena di libri sparsi tutti attorno.

Nel caso dello studente-artista l’immagine di questa figura spesso assume un aspetto più famigliare, proprio per la particolare natura che caratterizza il campo artistico.

Sono tante le ragioni che mi spingono a scrivere queste righe dedicate al Professore-Artista, al Musicista Gjon Kapidani che ci ha lasciato pochi giorni fa. A dire la verità, non avrei voluto mai che questo momento arrivasse. Egli apparteneva a quel genere di uomini a cui non piace essere elogiati per le proprie doti.

Uomini di tale levatura scelgono altri modi per “raccontare” la verità, modi sui quali ci si trova a riflettere seriamente soltanto quando essi non ci sono più.

Gjon Kapidani nasce a Shkoder nei tempi in cui si stava formando una tradizione professionale della musica in Albania. Questo gli permette di far parte della prima generazione di compositori Shkodrani. Egli sarà strumentista, direttore d’orchestra e negli ultimi anni direttore del coro della chiesa. Inoltre egli darà un notevole contributo nel campo dell’insegnamento: inizialmente come docente, per un lungo periodo, presso il Liceo musicale di Shkoder di cui, tra l’altro, fu uno dei fondatori per poi concludere come Professore di Orchestrazione all’Accademia delle Arti a Tirana.

Come sua ex studentessa vorrei appunto sottolineare l’importanza del suo ruolo di grande educatore, non tanto per lodarne gli indiscussi meriti di Maestro, quanto e soprattutto per testimoniare la grande passione e la dedizione che metteva nella sua professione.

Per lui il lavoro con gli studenti era un’esperienza di collaborazione tra generazioni per scoprire quello che hanno in comune e quello che le distingue. E’ questa la ragione che lo rendeva profondo e sempre attento nei confronti degli studenti. Ritengo che questa sia stata la sua migliore qualità e, al tempo stesso, (in modo indiretto) un modello da seguire. Forse sbaglio, ma nei tempi in cui viviamo poche sono le persone che si fermano ad ascoltare, così come poche sono quelle che esprimono il loro pensiero senza paura di essere male interpretati o addirittura incompresi.

Il Prof. Kapidani è rimasto fino in fondo un idealista, un uomo che credeva profondamente nelle proprie convinzioni , tuttavia sempre alla ricerca di valide risposte alle domande che di continuo si poneva. Per questa ragione continuava a consultare libri, a creare musica, seguitando a essere, per tutto il tempo, parte di quel mondo che sin da bambino gli apparteneva e al quale egli si dedicò totalmente.

Il Maestro ci ha introdotto nel misterioso e affascinante mondo della musica, aiutandoci a comprendere meglio le cose e donandoci, così, la forza per continuare da soli il nostro cammino.



Mikaela Minga,

musicologa



--------------------------------------


dal quotidiano albanese metropol - Nr. 1781 - Venerdì 19 / 06 / 2009


--------------------------------------

LINKS:

La Casa dei GjoMarkaj (John-Mark)

Shkodra - Wikipedia
--------------------------------------


Traduzione dall'Albanese e adattamento in Italiano - M.Kapidani & L.Bossi.

martedì, gennaio 17, 2006